Nell’ultimo post del blog vi abbiamo presentato il nicaraguense Yasserth Reyes, con lui abbiamo ripercorso le tappe che lo hanno portato a diventare un Master Blender. Ora ci rivela cosa serve per creare una miscela di tabacchi perfetta e di conseguenza un sigaro piacevolmente indimenticabile.

Manualità, pazienza e ispirazione: forse non sono proprio le parole che ci vengono in mente quando ci accendiamo un sigaro per assaporarlo. Eppure sono queste qualità a segnare l’inizio di ogni miscela, le origini del piacere per chi lo fumerà. Tutto questo grazie ai Master Blender come Yasserth Reyes, persone che con il loro olfatto e tanta intuizione trovano il giusto equilibrio tra gli aromi.

La pazienza è l’ingrediente principale

Lo sviluppo di una nuova miscela non segue uno schema fisso. A volte una miscela armoniosa nasce in un giorno, talvolta ci vogliono mesi. “Proprio come le opere d’arte: talvolta nascono dal nulla, altre volte invece sono il frutto di una lunga maturazione” spiega Yasserth Reyes.

Prima di poter essere giudicato, un sigaro deve riposare per almeno 45 giorni. E soltanto dopo quattro mesi si vede se l’equilibrio è quello giusto. Nel frattempo viene testato, degustato ed eventualmente modificato. I campioni vengono inviati a un panel di degustazione che invia il proprio feedback: spesso occorre ricominciare daccapo. «Ci è capitato di sperimentare anche 42 miscele, un lavoro durato un anno, per poi cambiare tutto all’ultimo giorno». In questo caso la pazienza non è un lusso, bensì una necessità.

Immaginare la foglia di tabacco giusta

Tutto nasce da un’idea, da come ci si immagina il sapore e l’aspetto del sigaro.  Spesso ci si basa su miscele già esistenti o su determinati tipi di tabacco. Se non si ottiene il risultato desiderato, si cercano altri tabacchi.

A volte però la miscela giusta nasce dalla libera sperimentazione. «Non c’è una ricetta da seguire» afferma Reyes. «Bisogna pulire il palato, degustare, fare una pausa, ricominciare il giorno successivo fintantoché non si trova quello che si stava cercando». Sistematicità e spontaneità: è questo il mix che caratterizza il suo lavoro.

Il gusto è individuale

Per il Master Blender, il piacere del sigaro è scevro da errori. «Non critico le persone per come fumano» dichiara Reyes. Con il passare del tempo i neofiti del sigaro sviluppano un gusto proprio. Alcune persone preferiscono le note decise, pepate. Altre non si spostano dagli aromi tenui. L’importante è seguire il proprio gusto. Dopo un paio di anni, gli appassionati di sigari sanno cosa scegliere: il compito del Master Blender è far capire loro questa varietà. Per ogni occasione, infatti, esiste il sigaro adatto.

Rum, fumo e passione

Per Reyes, il piacere del sigaro merita di essere accompagnato dalla giusta bevanda. «Non c’è niente di meglio di un buon rum ‘on the rocks’ che, con la sua morbidezza, completa il tabacco del Nicaragua». A suo avviso, questo esempio rispecchia la cultura del suo Paese.

Ritiene che nel mondo del tabacco vi sia una maggiore sensibilità. Gli appassionati oggi prestano più attenzione agli aromi, nelle diverse intensità e sfumature. Reyes preferisce parlare di aficionados anziché di consumatori: non si tratta di fare un semplice acquisto, ma di manifestare la propria passione. Per lui ciò che conta è proprio questo: un sigaro deve avere sapore e dare piacere. Per Reyes, i sigari sono più che semplici beni voluttuari, esprimono la personalità del fumatore. Le persone si identificano con le marche perché rappresentano la storia, lo status o lo stile. Per Reyes conta soprattutto il momento in cui qualcuno accende un sigaro, lo fuma e percepisce che è il “suo” sigaro. E proprio in quel momento, il Blender ha compiuto la sua “missione”.

Il sigaro il più importante? Quello che non ho ancora creato

Reyes non è orgoglioso di un particolare sigaro, bensì di quello che deve ancora creare. Ritiene, infatti, che ogni nuova miscela gli dia l’opportunità di migliorare i suoi sigari. Ne sono un esempio i LA CAPITANA, una miscela di tabacco Connecticut dal carattere complesso, come pure i VILLIGER 1888 GRAN RESERVA, a cui l’impiego sperimentale del tabacco messicano ha conferito complessità e gusto. Entrambi i sigari dimostrano quali ottimi prodotti possano nascere dal connubio tra esperienza e curiosità.

In privato, al momento Reyes sceglie ogni mattina i LA CAPITANA. Avendo desiderato per molto tempo nell’assortimento una miscela di tabacco Connecticut ecuadoriano, ora inizia così le sue giornate. Un momento che racchiude tutto ciò che caratterizza un Master Blender: pazienza, curiosità, passione e il desiderio di dare a ogni tiro una propria storia.